
Fumare fa male non solo alla salute, ma anche alla bellezza. La pelle, infatti, può essere gravemente danneggiata dal fumo. A subirne i danni, sono soprattutto le donne, geneticamente più predisposte alle rughe, spesso a causa di prodotti abbronzanti senza adeguata protezione e cosmetici troppo aggressivi che favoroscono un invecchiamento precoce dell’epidermide.
Le fumatrici accanite si riconoscono dalla cosiddetta «smoker’ s face», caratterizzata da zampe di gallina e rughe perioculari e perpendicolari alla bocca; non meno evidente la perdita di elasticità della pelle del viso che appare cedevole, oltre che secca, ruvida e poco compatta. Il colorito è pallido, grigiastro e disomogeneo, a chiazze, leggermente arrossate a causa della scarsa ossigenazione del sangue.
In una situazione così compromessa anche l’idratazione naturale dell’epidermide e la sua ossigenazione diventano più difficoltose. Per non parlare dei denti che appaiono anneriti, giallastri e opachi.
La nicotina, inoltre, aumenta la vulnerabilità della pelle agli effetti dei raggi ultravioletti e altera persino la capigliatura del fumatore causando la comparsa di capelli bianchi e la perdita precoce degli stessi.
La bella notizia è che i danni provocati dal fumo sulla pelle non sono irreversibili. Se si smette di fumare, infatti, dopo sole tre settimane la cute diventa più liscia, ossigenata ed elastica.